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Dal 1924, l’antica arte di fare pasta della famiglia Rustichella d’Abruzzo
Articolo tratto da Next 75
La storia di Rustichella d’Abruzzo è una storia intessuta di passione, di artigianalità, di tradizione. Un amore incondizionato per l’Abruzzo e per la pasta artigianale, perché ne conosce ogni segreto, il modo di prepararla e il modo di condividerla a tavola. Ma soprattutto perché al di là di ogni logica di mercato, l’intento di Rustichella è quello di fare cultura attraverso il prodotto, sfidare gli stereotipi in più di 70 paesi e farla apprezzare nella giusta identità.
Rustichella d’Abruzzo è la storia di una famiglia capace di tramandare dal 1924 l’amore per la propria terra. È il nonno degli attuali proprietari Maria Stefania e Gianluigi Peduzzi a dare vita a Penne al Pastificio Gaetano Sergiacomo. E la pasta di Tanuccio convincerà anche oltre Abruzzo.
Da allora nulla si è più fermato; oggi sono alla terza generazione, e si è sempre alla costante ricerca della migliore qualità del prodotto, perché è proprio questa la filosofia di Rustichella d’Abruzzo: utilizzare le migliori semole di grani duri selezionati, per conferire un sapore unico alla pasta.
Fare pasta è un’arte antica per noi, un patrimonio di storia e di cultura che non vanno mai sottovalutati.
La pasta viene essiccata lentamente a bassa temperatura, fino a 50 ore e intorno ai 40 gradi, come nel caso dei bucatini, al contrario del processo industriale che avviene a 90 gradi per 4/5 ore. Le preziose trafile in bronzo poi fanno il resto, rendendo ruvida la pasta al punto giusto per poter “catturare” e mantenere ogni tipo di condimento, e donandole un profumo unico.
Mangiare sano così è di nuovo possibile con una linea speciale ed esclusiva: Primo Grano. Il nome nato nel 2004, da un progetto di interazione tra gli agricoltori di Pianella, Moscufo e Loreto Aprutino che ogni anno seminano per Rustichella d’Abruzzo varietà di grano duro come il S. Carlo, ha dato vita alla prima pasta prodotta in Italia con grano 100% abruzzese.
Nel 2016 che Rustichella d’Abruzzo trasforma in alimento quotidiano una preziosa tradizione alimentare dando vita a Triticum, la linea dei grani antichi, prediligendo esclusivamente coltivazioni poste in regime di agricoltura biologica a Km 0. E con il ritorno dei grani antichi, preservare la diversità biologica si conferma una delle priorità.
Più eco-sostenibilità oggi, più salute e cibo sano per le future generazioni.
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