La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, con la collaborazione della Fondazione Succisa Virescit – Maria Baldassarri e di dmpconcept, ha inaugurato, lo scorso 4 dicembre, la mostra dedicata alla I Edizione del Premio “Utopie di bellezza” in ricordo di Giuliano De Minicis.

Prima edizione del Premio “Utopie di Bellezza”

Un premio dedicato ai giovani artisti in memoria di Giuliano De Minicis

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Prima edizione del Premio “Utopie di Bellezza”

La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, con la collaborazione della Fondazione Succisa Virescit – Maria Baldassarri e di dmpconcept, ha inaugurato, lo scorso 4 dicembre, la mostra dedicata alla I Edizione del Premio nazionale “Utopie di bellezza” in ricordo di mio padre, Giuliano De Minicis. La prima edizione è dedicata esclusivamente alla pittura ed è rivolto a giovani artisti di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Per l’occasione è stata scelta una giuria d’eccezione composta dal presidente Luca Bertolo – artista e docente all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, Paola Capata- direttore della galleria d’arte contemporanea Monitor, Luca Cesari – docente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Rossella Ghezzi – direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e Massimiliano Tonelli – direttore di Artribune. Utopie di Bellezza vuole ricordare la figura di Giuliano come “artista poliedrico, art director di fama e soprattutto valente comunicatore” che con la sua attività – lavorativa e volontaristica – ha sempre contribuito alla valorizzazione del territorio, della cultura e dell’arte nelle Marche. Non solo, è stato protagonista e promotore di numerose azioni di solidarietà autentica, coinvolgendo aziende sensibili alla crescita della propria comunità di riferimento e sostenendo con umanità e grande professionalità numerose associazioni ed enti no profit. Mio padre considerava il mondo una tela bianca da dipingere in cui vedeva sempre infinite possibilità e per questo ha dedicato tutta la sua vita e il suo lavoro alla bellezza, come via privilegiata di realizzazione di un mondo ideale. Il che coincide in modo straordinario con l’Utopia intesa non come “un non luogo”, (ou-tòpos) ma come “il luogo” del ristoro, il punto di arrivo, il “buon luogo”, EU-TOPOS appunto. Un modo di pensare responsabilmente il progresso, grazie a piccole azioni quotidiane e virtuose in grado di cambiare la società in meglio. Una catena che ci lega tutti, in cui il buon agire di alcuni possa stimolare comportamenti positivi in altre persone, e così via in un circolo virtuoso in grado di propagarsi potenzialmente all’infinito. È il senso ultimo e più autentico di questa iniziativa dedicata al ricordo di una persona che non si è mai omologata al comune sentire, cercando sempre un senso alto e altro al proprio lavoro quotidiano. È la ragione per cui abbiamo deciso di organizzare, con cadenza annuale, un premio intitolato “Utopie di Bellezza” dedicato ai giovani che si sono distinti per visione etica, oltre che estetica, nelle discipline della pittura, della fotografia, della scultura e delle altre arti che mio padre amava. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa mostra e soprattutto i tanti giovani artisti che hanno partecipato. A loro faccio il mio più grande augurio di continuare a proiettare il loro mondo ideale in tutto quello che faranno, per rendere migliore il presente e il futuro. Perché la bellezza non può essere confinata in un luogo o in un tempo, ma ha infinito bisogno di utopie. Luca De Minicis dmpconcept

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