A distanza di una decina di anni mi piace riproporre le parole che avevo usato allora per la medesima ricorrenza, perché sono la conferma di un percorso di valori in cui abbiamo sempre creduto e che, giorno dopo giorno, continuiamo a tracciare. Soprattutto dopo 52 anni vissuti sulla scena economica e sociale della nostra comunità, quando il periodo ci impone di trovare la forza ed il coraggio di esplorare nuove ed alternative strade. La nostra storia longeva è stata possibile grazie all’intuizione dei fondatori e all’impegno quotidiano di tutti i collaboratori di Boxmarche, di tutte le persone che hanno lavorato e si sono ingegnate per farci crescere e consolidare come punto di riferimento nel panorama nazionale. È, questa, la “bellezza delle cose” che compiono gli uomini, capaci di sognare, creare, realizzare, capaci di grandi imprese. È stato bello, perché la passione con cui si sono vissuti questi anni ha suscitato emozioni profonde; è stato bello perché essere attori sulla scena aiuta a comunicare il proprio mondo, perché il bello che è in tutti noi muove l’anima, trasmette suggestioni immense. Boxmarche in questi anni ha voluto costruire una realtà fatta di persone e mezzi di valore, ha creato un’identità narrativa, ha raccontato una storia fantastica; si è relazionata con il contesto in cui si trova in un rapporto di reciproca dipendenza ed è stata in grado di mantenere promesse di vita in campo economico e sociale. Boxmarche è stata ed è, un’Azienda con l’Anima, che vive passioni, amori, sogni, speranze, progetti; crea valori veri perché legati allo spirito ed alla dignità delle persone. Se la vera bellezza è quella dell’anima, concedeteci l’orgoglio di affermare che sì, siamo belli! “Imparate dal passato, vivete per il presente ma sognate e progettate per l’avvenire”. Se l’Azienda, dunque, è un’entità viva, non possiamo considerare questo anniversario un punto di arrivo ma un traguardo di passaggio, una pietra miliare dalla quale ripartire per nuove mete. “Iniziano anni nuovi”, il mondo sta vivendo una fase di profondi cambiamenti e trasformazioni, noi siamo pronti, con solide basi e senso di profonda responsabilità, ad affrontare le “belle sfide” che abbiamo davanti, siamo pronti a spostare i confini. “La bellezza salverà il mondo” afferma il principe Miskin nel romanzo di Dostoevskij; noi molto immodestamente aggiungiamo “insieme alla convinzione e passione di fare”.